Anthony Redmond II on life in Italy as a Rome City Institute Student-Athlete - Rome City Institute

Hai qualche domanda?  Ufficio degli Stati Uniti +1 (816) 6162298  Campus principale +39 0697625083 info@romecityinstitute.com

Anthony Redmond II sulla vita in Italia come studente-atleta del Rome City Institute

Anthony Redmond II, studente dell'ultimo anno del Rome City Institute, ci ha raccontato una giornata tipo di un giovane calciatore italiano, tra i compiti, gli allenamenti con la sua squadra, il Tor Di Quinto, e le commissioni quotidiane.

“Quando mi sveglio, la prima cosa che faccio è pregare, poi faccio una doccia. Scendo, faccio colazione e controllo il calendario per vedere cosa devo fare durante la giornata. Dopo l'allenamento al Rome City, torno a casa verso mezzogiorno, faccio la doccia e faccio un pisolino o lavoro; di solito lavoro più tardi, ma cerco di impegnarmi al massimo se non sono stanco. Alle 2.20 esco per andare alla metropolitana e raggiungere l'allenamento della squadra, vicino allo Stadio Olimpico, alle 3.30. Quando torno a casa, mi preparo la cena, mangio, magari vado a fare la spesa, faccio una doccia e poi faccio i compiti.”

Anthony ha continuato spiegando come l'USPA lo aiuti a conciliare così tante cose con un programma così serrato: "Questo tipo di sistema scolastico è particolarmente utile per uno studente-atleta come me, perché mi aiuta a gestire meglio i miei impegni. Alcuni ragazzi potrebbero non essere in grado di fare più cose contemporaneamente, dedicandosi sia alla scuola che al calcio, ma l'USPA mi dà davvero la libertà di finire i compiti prima e, se rimango indietro, mi dà comunque la forza di tornare indietro e dimostrare a me stesso di poter stare al passo con gli impegni. Inoltre, ti aiutano ogni volta che ne hai bisogno, tramite Pronto ed e-mail, e sono sempre disponibili. Infine, l'USPA mi dà anche l'opportunità di fare nuove amicizie, dato che hanno chat di gruppo in cui puoi esprimere ciò che fai e metterti in contatto con altre persone che stanno facendo cose simili".

Infine, Anthony ha spiegato cosa rende questa esperienza a Roma così preziosa per un calciatore, parlando delle differenze tra la sua madrepatria e l'Italia in termini di metodi di allenamento e di come questo si stia rivelando determinante per la sua crescita come atleta. Direi che la differenza più grande tra allenarsi in Italia e negli Stati Uniti è l'atmosfera. A casa non c'è molta eccitazione per giocare. Qui è tutto molto più intenso e professionale. Vogliono renderti il più professionale possibile, mentre negli Stati Uniti è più una questione di divertimento. Qui prendono tutto sul serio; se sei abbastanza bravo, ti preparano a farlo diventare il tuo lavoro un giorno. In America è tutto più come 'calciare', mentre qui ti aiutano tatticamente e vogliono farti crescere come giocatore e come persona. I giocatori in Europa sono molto più intelligenti, hanno un QI pazzesco e prendono tutto sul serio. Inoltre, se c'è qualcosa che non sai, te lo insegnano; negli Stati Uniti sono più del tipo 'Lo capirai la prossima volta'. Qui è tutto più professionale: devi impararlo, devi viverlo, devi respirarlo.

Non possiamo fare altro che augurare ad Anthony buona fortuna per il futuro o, per chi ha familiarità con l'italiano, in bocca al lupo!

it_IT

Ricevi la brochure del Master in Sports Management & Coaching

    Nome (obbligatorio)
    Cognome (obbligatorio)
    E-mail (obbligatorio)
    Numero di telefono *

    Fissa un appuntamento con uno dei nostri consulenti accademici

      Nome di battesimo *
      Cognome *
      Data di nascita *
      Genere *
      E-mail *
      Numero di telefono *
      Città *
      Paese *